OBIETTIVI

Ma dove mangio la mia schiscetta?

Creare un’area dedicata al ristoro per permettere a noi studentə di consumare il nostro pranzo o fare una pausa senza disturbare chi studia, differenziando il più possibile gli spazi, magari garantendo una fascia orario in un atrio del dipartimento.

Se fai la differenziata e tu lo sai, batti le mani

Incrementare i punti di raccolta differenziata, soprattutto ai piani superiori del dipartimento; spingere maggiormente verso l’uso di materiali riciclabili; aumentare i posacenere negli spazi esterni del dipartimento.

Per fare tutto ci vuole manutenzione

Assicurare la manutenzione costante di servizi come le prese della corrente e le sedie, soprattutto nelle aree di studio come i corridoi e la Tazza, per garantire un ambiente accogliente, funzionale ed ergonomico.

Per servizi più inclusivi

Aggiornare la segnaletica delle aule e degli ingressi per facilitare l’orientamento. Garantire la presenza di assorbenti nei bagni femminili senza doverli richiedere in segreteria.

Un po’ di comunicazione quanto basta

Proseguire nel mantenere una comunicazione trasparente e aperta tra rappresentantə e studentə: con il dialogo continuo, puntiamo a evidenziare gli aspetti positivi e le aree critiche del nostro dipartimento; tramite mail e tramite social per continuare a raccontare sempre il lavoro della rappresentanza e non solo per ricordare le scadenze.

Caffè letterari e club del libro: «yes, we can»

Proporre una serie di attività mensili, come caffè letterari, book speed dating, silent reading party e workshop di scrittura creativa, per favorire un ambiente di scambio e confronto su temi che spesso non trovano spazio nelle lezioni. Eventi che mirano a creare momenti di condivisione e arricchimento culturale.

Più book-crossing e meno spazi vuoti

Vorremo installare una cassetta per il book-crossing, promuovendo così lo scambio culturale e l’interesse letterario nel nostro dipartimento, ma anche restituire maggior vita agli spazi; e poi che ne pensi di una partita a scacchi tra una lezione e l’altra?

Vuoi incontrare anche tu la CPDS? «Libertà è partecipazione»

Organizzare incontri periodici, uno a semestre, tra studentə e Commissione Paritetica Docenti-Studenti (CPDS) per offrire uno spazio sicuro e aperto al dialogo. L’obiettivo è creare un ponte diretto in cui le esigenze della comunità studentesca siano al centro delle discussioni per migliorare l’esperienza all’interno del nostro dipartimento, come i questionari post-esame.

Ma dopo l’università che faccio?

Organizzare maggiori incontri informativi per fornire allə studentə un orientamento concreto nel passaggio dal percorso accademico al percorso futuro, offrendo consigli pratici e una visione d’insieme sulle opportunità professionali legate ai nostri studi.

«Caro amico ti scrivo» qualche paper in più

Incentivare la produzione di presentazioni e tesine, oltre agli esami tradizionali per offrire una forma di espressione più dinamica e innovativa: una soluzione mira a valorizzare le diverse competenze dellə studentə, favorendo un apprendimento più attivo e personalizzato.

«Chiare, fresche et dolci acque» syllabi

Assicurare la trasparenza dei syllabi, così da fornire informazioni chiare e precise sui testi e sugli argomenti di studio, con maggior varietà di programmi per non dover reiterare alcuni esami

«L’ora di greco» in più

Sul modello dei corsi in Latino 0, vorremmo potenziare e strutturare meglio i corsi delle esercitazioni di greco per fornire i giusti strumenti allə studentə di lettere classiche per avere una giusta conoscenza della lingua.

Dei semestri equilibrati, di appelli e di orari

Garantire una maggiore programmazione delle lezioni con una migliore distribuzione dei corsi tra primo e secondo semestre; ma anche stessa storia, stesso posto, stesso bar: trovare una soluzione, di concerto con la CPDS, per anticipare il più possibile la pubblicazione degli orari delle lezioni e degli appelli d’esame.

RISULTATI

Più stampanti funzionanti

Abbiamo garantito la manutenzione delle stampanti a disposizione della comunità studentesca, risolvendo molte delle problematiche legate ai guasti e abbiamo incrementato il numero di prese elettriche negli spazi di studio, soddisfacendo l’esigenza di supporto tecnologico condivisa dalla SIS.

Vita universitaria tra eventi e lezioni

Abbiamo conferenze su tematiche che ci riguardano, favorendo un senso di comunità e creando un dialogo interdipartimentale, anche grazie allo UMAN Festival. In collaborazione con altre due associazioni, abbiamo installato una mostra nel nostro dip.

Un primo incontro con la CPDS

Abbiamo incentivato il dialogo tra docenti e studentə, seguendo il modello della LT in Storia e della LM in Filologia e Critica letteraria: organizzando assemblee che portino una maggiore consapevolezza rispetto all’andamento dei corsi, rendendo la comunità studentesca partecipe nella vita del Dipartimento.

Maggior scelta per le attività formative

Nei corsi di studio che lo prevedono, abbiamo incentivato l’aumento dell’offerta di tirocini coerenti con i percorsi disciplinari. Abbiamo anche aperto la possibilità di svolgere crediti liberi per i corsi senza un tirocinio previsto.

Una data limite per pubblicare orari e appelli

Non c’è ancora un regolamento unitario per gli orari e gli appelli, ma di anno in anno ci proviamo sempre più ad anticipare tutto, proponendo una data limite per la pubblicazione di entrambi. Pressare la segreteria non è un lavoro stressante: lo affermano lə rappresentanti.

Niente più salto d’appello

Abbiamo garantito il rispetto della “Carta dei diritti e dei doveri delle studentesse e degli studenti”, assicurando un intervallo minimo di quindici giorni tra un appello e l’altro per lo stesso esame.

Latino 0 e un appello in più per la versione

Grazie alla rappresentanza in CPDS, siamo riusciti ad ottenere un corso di Latino 0 più strutturato, in grado di preparare lə studentə per la versione scritta propedeutica e siamo riuscitə a distribuire equamente gli appelli della versione scritta, aggiungendo una prova in più per la sessione autunnale

Più spazi studio e un’area ristoro

Abbiamo aumentato gli spazi studio, aggiungendo tavoli nell’atrio nord e avviato un dialogo per avere un’area ristoro nel dipartimento in una fascia oraria specifica per consumare il proprio pasto.

Abbiamo ottenuto programmi di corso più variegati

Durante lo scorso mandato, abbiamo avviato con successo la differenziazione dei syllabi in alcuni corsi; un cambiamento che ha reso più chiaro e vario lo studio, offrendo una proposta formativa più completa e articolata tra i diversi settori disciplinari.

PERSONE

Lettere

Città

Letizia

Tonoli

Ciao a tuttə! Sono Letizia ho 19 anni e frequento il primo anno di studi storici e filologico-letterari. Lo sforzo che UNITiN ha fatto per migliorare il nostro Dipartimento è tangibile a partire dalla didattica fino ai numerosi eventi volti alla socializzazione e alla creazione di una comunità studentesca. Mi candido al consiglio di Dipartimento perché, in quanto matricola, ho avuto la fortuna di cogliere i frutti di questo duro lavoro, ma sento la necessità e il dovere di portarlo avanti per tutti noi e per gli studenti futuri. Il 19 e 20 novembre, vota UNITiN, vota #sempredipiù la buona rappresentanza.

Lettere

Città

Andrea

Mazzola

Ciao a tutti! Sono Andrea Mazzola, ho 20 anni e sono al secondo anno di filosofia. In questo percorso ho maturato una sensibilità riguardo alle esigenze di noi studenti, vivendo in prima persona la vita universitaria nella condivisione quotidiana di idee con i miei colleghi, aggiungendoci il carattere filosofico ed etico dei miei studi. L’idea di fondo è rendere quindi l’università un luogo sicuro costituito da momenti di condivisione, emozioni e di vita oltre che al “solo” studio. Università quindi come dimensione per conoscere (e conoscersi), mettendosi in gioco per diventare i veri protagonisti del nostro percorso in virtù di una collaborazione reciproca per una realtà migliore e consona a noi studenti. Il 19 e 20 novembre, vota UNITiN, vota #sempredipiù la buona rappresentanza.

Lettere

Città

Francesco

Cicolin

Ciao bellissimə!! Mi chiamo Francesco Cicolin (per gli amici cico✨) e sono al secondo anno di Lettere Moderne. Credo profondamente in quello che studiamo in questo dipartimento, ma riconosco che molte persone esterne potrebbero non coglierne il fascino e la bellezza. Giustamente, qualcuno potrebbe interrogarsi sull’utilità di studiare una lingua morta, la storia dietro un blocco di marmo vecchio di 2000 anni o le “pare mentali” di certi filosofi. Noi però lo sappiamo, ne siamo innamoratə, quasi ne dipendiamo, tanto da volerci dedicare la nostra stessa vita. Siamo i soli in questa realtà frenetica a fermarci un attimo per leggere un libro, guardare un dipinto o pensare sul senso di questa meraviglia che è la vita. E se altri non hanno tempo o modo di prenderlo sul serio, tocca a noi farlo. È per questo che voglio impegnarmi in prima persona per garantire un mondo in cui tutto questo sia possibile, costruito sui rapporti tra le persone, sul sostegno reciproco, sull’uguaglianza tra ogni mente e su nuove prospettive. Io ci credo, credo in quello che facciamo e credo in noi. E tu, ci credi? Il 19 e 20 novembre, vota UNITiN, vota #sempredipiù la buona rappresentanza.

Lettere

Città

Stefania

Loiudice

And so, here we are again, dopo tutto questo tempo Sono Stefania Loiudice, Stef per chi mi conosce, al secondo anno di laurea magistrale in Filologia e Critica Letteraria. Forse non sono in grado di rendere a parole la gratitudine che avverto proprio sotto pelle quando guardo Trento e questa università: tutti anni passati a pormi domande e a cercare concretamente risposte, punti di vista sempre diversi e modi per migliorare ogni aspetto possibile, senza fermarsi mai. Probabilmente anche tu che leggi ti starai chiedendo se quello che vivi ad UniTrento sia sempre esistito; ma se ti dicessi che lo facciamo noi, tuttə insieme, di anno in anno, ci crederesti? Non è tanto credere alle fate, quanto sentirsi parte di qualcosa e provare fino in fondo a rendere migliore il posto in cui siamo, anche se di passaggio. E in tutto questo, UNITiN è imprescindibile: è una delle tante chiavi possibili per aprire le porte, è riempire le giornate, è non sentirsi solə; è guardare al nostro mondo, perché è nostro per davvero anche se non ci piace, e sapere che c’è sempre qualcosa in più da fare. Io qui ci ho lasciato un pezzo di cuore e dopo due mandati di rappresentanza in dipartimento, mi candido ancora perché credo nei toni di voci misurati che nella loro armonia portano a destinazione tutte le idee, tutte le sensazioni e diventano parte di una grande storia anche fuori dalle aule; una grande storia in cui ci sei anche tu. Il 19 e 20 novembre, vota UNITiN, vota #sempredipiù la buona rappresentanza.

Lettere

Città

Leonardo

Morandini

Ciao, sono Leonardo Morandini, ho 21 anni e frequento il secondo anno di Beni Culturali. Con la rappresentanza ho un rapporto un po' particolare: è iniziato quasi tutto per scherzo. Col tempo, mi sono stupito delle possibilità che offriva. Eventi e persone che si conoscono non sono altro che la punta dell'iceberg che mi piacerebbe scoprire, fino in fondo. Passo dopo passo, tassello dopo tassello, la rappresentanza ha un po' caratterizzato i miei ultimi anni, plasmando in maniera indelebile la mia personalità. Dentro questo dipartimento vedo un sacco di potenziale inespresso, quasi come fosse un blocco di marmo grezzo. Un blocco che, prima o poi, deve essere scolpito. Come? mi chiederete: prendendo lo scalpello e colpendolo con tutta la forza che abbiamo nel corpo, tranciando via i pezzi e smussando gli angoli fino a raggiungere l'immagine della nostra mente, l'immagine di ciò che dovrebbe essere. Ecco quello che dobbiamo fare, partecipare insieme alla creazione di quest'opera enorme che è il dipartimento di lettere dove ciascuno di noi lascerà una parte di sé. Ed è proprio questo che ambisco a fare, lasciare qualcosa di mio. Una traccia del mio passato che, insieme alle vostre, contribuirà a rendere questo un luogo a noi familiare, dove potersi riguardare, sorridendo in un prossimo futuro. Offritemi la possibilità di mettermi in gioco con tutto ciò che sono, insieme e per voi, fino a raggiungere il fondo di quell'enorme iceberg, tutto da scoprire. Il 19 e 20 novembre, vota UNITiN, vota #sempredipiù la buona rappresentanza.

Lettere

Città

Kaltrina

Muja

Eccoci, ciao a tuttә! Sono Kaltrina Muja, ho 20 anni e frequento il secondo anno di Lingue Moderne. Per noi studenti l’università è uno dei capitoli più importanti della nostra vita, oltre che una “casa” ed è proprio per questo motivo che ci tengo a rendere il nostro Ateneo un luogo sempre più innovativo, inclusivo e accogliente. Un luogo in cui condividere liberamente i nostri pensieri, le nostre idee, le nostre difficoltà e tanto altro. Ho scelto di candidarmi per partecipare attivamente alla vita universitaria, aiutare tuttә quellә studenti che si trovano in difficoltà e soprattutto per rendere il proprio andamento universitario più semplice possibile. Mi candido con UNITiN perché è la mia seconda famiglia, un’associazione in cui ognuno è libero di esprimersi e di cui ogni voce viene riconosciuta. Siamo ragazzә che hanno voglia di crescere, imparare, conoscere e migliorare la nostra Università. Il 19 e 20 novembre, vota UNITiN, vota #sempredipiù la buona rappresentanza.

Lettere

Città

Teresa

Friscia

C’è una scena del film “La grande bellezza” che ultimamente mi ronza nella testa. È il momento in cui “la santa” si trova affacciata al balcone di Jap Gambarella e gli domanda «sa perché io mangio solo radici? Perché le radici sono importanti». A prescindere dal senso che Sorrentino ha dato a quelle parole, so che loro hanno mosso qualcosa in me. Le radici sono importanti: io l’ho capito solo dopo essere andata via dal posto in cui sono nata, dopo aver costruito il mio albero della vita qui, nel cuore del trentino. Sono Teresa, ma qui tutti mi chiamano Terre. A marzo dell’anno scorso ho concluso il mio percorso di laurea triennale in Studi Storici e Filologico-Letterari e da quest’anno frequento la magistrale in Filologia e Critica Letteraria. Sono ben quattro anni che abito a Trento, ma mi sembra di essere arrivata ieri, piena di desideri e insicurezze. Da allora qualche sogno si è infranto, molti li tengo stretti tra le mani, altri ancora tento di acchiapparli; ma le soddisfazioni e le difficoltà incontrate lungo il cammino sono ancora tutte con me. La vita universitaria mi ha insegnato che Trento non è solo studio, ma anche emozione, affetto, una pasta al forno cucinata tutti insieme che ti ricorda i sapori di casa. Quest’anno ho scelto di candidarmi perché vorrei restituire il favore a questa città che mi ha permesso di creare radici, perché vorrei che ogni studente e studentessa si sentisse a casa, sostenutə, ascoltatə e rappresentatə come parte di una grande comunità che vive le stesse incertezze e la stessa forza di rialzarsi. Perché credo che la paura si possa distruggere con la perseveranza e la tenacia! Ho scelto Unitin perché è uno spazio libero in cui pensare, un luogo in cui la voce di chiunque viene ascoltata e prende vita piano piano. Ho scelto UNITiN perché è emozioni e voglia di fare cose concrete. Ho scelto UNITiN perché UNITiN siamo noi, i ragazzi e le ragazze dell’università di Trento, le radici del futuro! Il 19 e 20 novembre, vota UNITiN, vota #sempredipiù la buona rappresentanza.

Lettere

Città

Francesco

Laudon

Perché mi sto candidando? La risposta è molto semplice, perché avrei sempre voluto farlo. Sia alle medie ed anche alle superiori sono sempre stato affascinato da quello che era il mondo della rappresentanza, senza però mai alla fine candidarmi, o almeno, fino ad oggi. Ciao, sono Francesco Laudon, ho 20 anni, frequento il secondo anno di beni culturali e mi candido perché penso che il nostro sia un meraviglioso dipartimento, ma con quei piccoli difetti, che sono sicuro possano essere risolti con la giusta motivazione ed impegno. È proprio questo che voglio cercare di fare assieme agli altri rappresentanti se me ne sarà data la possibilità, lavorare al meglio delle mie capacità per rendere lettere il dipartimento migliore possibile. Il 19 e 20 novembre, vota UNITiN, vota #sempredipiù la buona rappresentanza.